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Giuseppe Tucci. Una biografia

Alice Crisanti

Milano: Edizioni Unicopli, 2020


Visualizza qui la copertina.

Dalla quarta di copertina:

Studioso tra i più noti nella storia degli studi orientali del secolo scorso, Giuseppe Tucci (1894-1984) è stato senza dubbio uno dei protagonisti della cultura italiana del Novecento e tra i pochi che hanno saputo coniugare l’ampiezza delle ricerche teoriche, nel campo indianistico e tibetologico, con una straordinaria intelligenza organizzativa, concretizzatasi nella fondazione dell’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente e nella pianificazione di una cospicua serie di spedizioni in Asia. Sulla base di una vasta mole di materiali inediti, il libro si propone di ricostruire l’itinerario biografico e intellettuale di Tucci non unicamente con l’intento di far emergere la complessità e l’importanza della sua opera ma anche, e soprattutto, per mostrare in quale misura la sua figura di intellettuale si inserisca in una prospettiva ampia e di più lungo periodo e, in particolare, nel peculiare contesto della storia dell’Italia novecentesca. Uno dei nodi più problematici dell’intera vicenda biografica dello studioso è senz’altro rappresentato dal suo rapporto con il fascismo, su cui è parso opportuno soffermarsi per comprendere quali furono i modi e le forme della sua collaborazione alla politica culturale del regime. Tentando di andare oltre la limitante visione del Tucci orientalista ed esploratore di mondi lontani, questa biografia intende pertanto restituire allo studioso il rilievo che merita nella storia complessiva della cultura italiana del XX secolo, una storia nella quale egli ebbe un peso e un ruolo di prim’ordine e a cui, con luci e ombre, appartiene in toto.

Alice Crisanti (Milano, 1987) è borsista post-dottorato presso l’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli, dove svolge una ricerca su Michele Kerbaker e la ricezione dell’indianistica nella cultura italiana tra Otto e Novecento. Accanto ai lavori su Tucci, ha dedicato alcuni saggi alla storia degli studi orientali in Italia e, in particolare, agli interessi indianistici di Piero Martinetti. Si è inoltre occupata di Antonio Banfi e Carlo Formichi ricostruendo, attraverso i carteggi inediti, il rapporto tra questi e Giovanni Gentile. Oltre alla storia dell’orientalismo, il suo principale interesse di ricerca è la storia culturale e degli intellettuali dell’Italia otto-novecentesca.

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